sabato 8 gennaio 2011

Definizione di Vecchia Religione, o Stregoneria italiana

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La Vecchia Religione anche chiamata Stregoneria Italiana o Stregheria, è una religione politeista nativa dell'Italia, è rinata principalmente per opera dell'antropologo Charles Godfrey Leland che intervistò gente della vecchia Italia che si dichiarava strega (come evidenziato nei suoi libri Etruscan Roman Remains in Popular Tradition e, specialmente, Aradia, o il Vangelo delle Streghe).

La Vecchia Religione fa parte della Stregoneria Tradizionale, e, a differenza di quanto si crede, non è una tradizione della Stregoneria Moderna. La pratica include la celebrazione di feste stagionali, rituali magici e riverenza per gli Dei, gli Antenati e gli Spiriti della propria Tradizione.[1] A detta dei suoi praticanti avrebbe varie Tradizioni molto spesso conosciute solo da coloro che ne fanno parte.

Teologia

Gli Dei

Come già accennato la Vecchia Religione è politeista, e a seconda delle Tradizioni le Divinità possono cambiare anche considerevolmente. Tuttavia è quasi onnipresente in tutte la figura di Diana, a volte come unica deità ad essere adorata mentre più spesso accompagnata da altre Divinità come Lucifero , Apollo, Erodiade, Giano, Pan, Diano, Mefite, Ecate, Maimone, Dioniso, Bacco e molti altri.

Gli Spiriti


Molti praticanti credono e spesso venerano gli Spiriti della Natura e quelli dei propri Antenati, a volte chiamati Lari o Lasa.Alcune Tradizioni inoltre adorano, per influenza del sincretismo cristiano, anche i Santi cattolici.


Vita oltre la morte


La concezione di vita dopo la morte è molto libera, può spaziare da un aldilà non ben definito alla reincarnazione, normale o solo nella propria famiglia, a quella di rinascere come praticante e/o di diventare uno Spirito della Natura. Una tale leggerezza nella concezione di oltretomba si può facilmente comprendere con la pratica del viaggio sciamanico in cui il praticante fa una personale esperienza del Mondo degli Spiriti.


Pratiche


La Vecchia Religione celebra alcuni giorni, chiamati Sabba: otto Feste del Fuoco e le Feste dell'Acqua, le Lune Piene.[ La maggioranza dei praticanti della Vecchia Religione crede che la magia possa avere effetti sulla realtà e molti la praticano. Oltre alla venerazione degli Dei vi è spesso quella degli Antenati, degli Spiriti e a volte dei Santi. Alcuni clan praticano la loro religione senza vestiti. In antichità veniva usato un unguento composto da piante stupefacenti, derivante dallo sciamanesimo, che consentiva un vero e proprio viaggio con lo spirito. Per evitare danni cerebrali dovuti all'assunzione di tali droghe alcuni praticanti usano al posto dell'unguento la meditazione o altre pratiche che permettano lo stato di trance. Inoltre vengono eseguiti esercizi sui sogni, viaggi astrali e divinazioni e/o pratiche oracolari.

Tradizioni


La Vecchia Religione, come già spiegato, ha diverse tradizioni, ma la più conosciuta è quella descritta in Aradia, o il Vangelo delle Streghe, dove il Culto delle Streghe si concentra sulla figura della Dea Diana e del suo figlio, fratello e consorte Lucifero, descritto come Divinità Solare. Il testo ci racconta che Diana, vedendo gli uomini poveri continuamente oppressi dai ricchi e dal clero cattolico, inviò la sua Figlia Divina Aradia (Erodiade) sulla Terra, per liberare la gente dalla schiavitù e far rifiorire la Vecchia Religione. Nel libro esso si presenta come un culto lunare, concentrato sulla Celebrazione delle Lune Piene, dove vengono fatte preghiere, canti, danze e banchetti con del pane e del vino a Diana. Con l'avvento della traduzione in italiano di Aradia o il vangelo delle streghe, la spinta alla ricerca delle tradizioni stregonesche italiane si è fatta via via sempre più forte. Sono stati fatti alcuni studi riguardo ad esse, da autori come "Andrea Romanazzi", "Luigi Boccia", "Antonio Daniele", "Donato Bosca" e molti altri. Oltre a studi, sono stati pubblicati altri titoli, dedicati questa volta ai praticanti, come la triologia de La Vecchia Religione di "Dragon Rouge", e sempre dello stesso autore anche i libri L'Antica Stregoneria Italiana e Striaria, Grimorio di stregoneria rituale , inoltre famosi sono anche Il Sabba italiano di "Sheanan" e "ArdathLili" e Fronde dell'antico noce di "Ottavio Spinelli" e "Laura Vatta".


La storia della Vecchia Religione


Il politeismo probabilmente rappresenta la prima forma di religiosità che si è sviluppata spontaneamente su questo pianeta, e per millenni è stato praticato dai popoli di ogni angolo della terra.

Il politeismo rappresenta la religione degli Antichi Dei, la religione naturale degli esseri umani, ad essa precede di migliaia di anni la nascita delle prime forme di monoteismo.

Dopo l'avvento del Cristianesimo in Europa, questa religione, non avendo un nome, cominciò ad essere chiamata dai suoi seguaci con l’appellativo di “Vecchia Religione”, in memoria delle sue antiche origini, ma anche per diversificarla dalla Nuova Religione dominante.

Tuttavia questo termine rimase confinato per numerosi secoli solo ed esclusivamente in tale ambito, in quanto la Nuova Religione dominante percepì la “vecchia” come diabolica, [8] per ovvi motivi, perseguitandola sistematicamente con una inaudita violenza sin dal suo insediamento, nel momento in cui il cristianesimo venne imposto come religione “ufficiale” dell’impero romano, grazie all’editto di Costantino del 324.

Inizialmente tacciata come “pagana” ( dove pagano è da riferirsi al termine latino pagus con riferimento al significato di agreste nella accezione spregiattiva , come non civilizzato , in opposizione alla parola civitas città civiltà, quindi civilizzato ) , ovvero come una religione non cristiana, dunque indegna di esistere, dopo l’anno 1000 la Vecchia Religione venne definita dalla cristianità come "stregoneria", passando alla storia come un culto del diavolo a cui le streghe rendevano omaggio, compiendo ogni sorta di nefandezze e malefatte in suo nome.

Secondo la logica intollerante concepita e diffusa dalla Nuova Religione dominante, qualsiasi Divinità diversa dal Dio di Abramo doveva essere per forza il diavolo e, per tale motivo, il Culto degli Antichi Dei doveva essere completamente distrutto e con ogni mezzo.

Dopo il 1700 in Europa la Vecchia Religione sembrava essere stata del tutto annientata.

Tuttavia, nonostante 1300 anni di sistematiche persecuzioni e di rastrellamenti condotti anche per secoli e su larga scala, così non fu .


Il risveglio della Vecchia Religione

L'inizio di un lento e graduale risveglio della Vecchia Religione europea cominciò a manifestarsi verso la fine del 1800, grazie ai contributi letterari forniti dalle opere di Charles Godfrey Leland, in particolare da Aradia or the gospel of the witches, pubblicato a Londra nel 1899, testo che indubbiamente segnò l’inizio di un nuovo avvento che trovò il suo compimento solo poche decine d’anni dopo, quando, nei primi decenni del 1900, l’antropologa Margaret A. Murray riuscì a ricostruire parzialmente la storia della Vecchia Religione in Europa.

Strappata così dall’oblio e dalla dimenticanza in cui la Vecchia Religione era stata relegata negli ultimi secoli, il suo definitivo risveglio non tardò a manifestarsi.

Il risveglio della Vecchia Religione Italiana

La Vecchia Religione è presente in Italia da tempo memorabile, tuttavia prima del 2004 essa sostanzialmente è rimasta circoscritta solo nell’ambito di poche decine di persone che non hanno mai amato rendere nota la loro presenza e che pertanto sono sempre rimaste radicate nell’ombra.

È corretto dunque affermare che nell’ambito della Neostregoneria e della Wicca Italiana, prima del 2004, la Vecchia Religione altro non era che una “parola”, ma nulla di più, mancando la possibilità, per coloro che non facevano parte di questi circoli sotterranei, di attingere ogni altra possibile informazione a riguardo.

La svolta avviene invece nell’ottobre del 2004, con la pubblicazione del libro: La Vecchia Religione, scritto da Dragon Rouge.

Tramite questo libro infatti, a cui poi ne seguiranno altri, la Vecchia Religione Italiana risorge e riemerge pubblicamente, decuplicando il numero dei suoi praticanti, o delle persone verso di essa orientate, nel giro di soli due anni.

La Vecchia Religione Italiana oggi è presente probabilmente in tutte le regioni italiane, in particolar modo in Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Lazio, Puglia e Sicilia, che contano la presenza di un numero significativo di persone ad essa dedite.[2]

L’odierna Vecchia Religione Italiana descritta da Dragon Rouge non è una continuazione di quella del passato, ma una sua moderna reinterpretazione, completamente restaurata, per essere correttamente riadattata alla nostra epoca e ricollocata nella giusta dimensione spazio temporale,[5] all’interno della nostra società. Essa pertanto rappresenta il suo nuovo volto.

Fonte: Wiki

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