Ultimamente, a dire il vero da Beltaine, ho notato che numerosi blog, forum e quant’altro, vengono appestati da corrispondenze completamente fantasiose e prive di ogni ricerca storica e culturale.
Es: Le divinità di Beltaine: Apollo, Elios, Lugh, Mida, e tutte le più possibili divinità solari esistenti.
Mi sono ritrovata a scrivere un breve commento a tutto questo sulla mia pagina di face book e poi, dopo una lunga serie di commenti ho cominciato a farmi un’idea specifica a riguardo. Ma partiamo dal principio, mi domandavo come mai in una festività prettamente celtica, possa essere invocata una divinità come Apollo che culturalmente non c’entra nulla.
Mi è stato simpaticamente risposto che il sincretismo è sempre esistito prendendo esempi come Tacito e Cesare. Ma stiamo scherzando? Vogliamo paragonare Tacito a Scott Cunnigham e tutta la sfilza di autori che giocano a fare le persone di cultura?
Vorrei mettere in chiaro che le divinità pagane non erano semplici nomi, ogni figura evocava una precisa energia ed un preciso archetipo. Quindi togliere Apollo dal suo contesto classico e collocarlo in una festa che non gli apparteneva non è un pochino stupido se non dire irrispettoso verso la divinità?
Ma torniamo a quello che viene definito sincretismo. Mi piace precisare che al tempo di Tacito discipline come antropologia erano sconosciute di conseguenza l’unico modo per capire una cultura diversa era quella di paragonarla alla propria. Quindi era quasi logico donare a divinità Germaniche, Celtiche e così via nomi delle divinità latine (nel caso di Tacito). Adesso che senso ha? Abbiamo la possibilità di conosce più o meno obbiettivamente tutte le culture, abbiamo la possibilità di parlare la stessa lingua con persone di culture diverse, e ovviamente, di discutere sui punti in comune e non. Quindi perché spacciare per religione un copia ed incolla di culture antiche e stupidaggini new age? Abbiamo la possibilità, NOI.
Mi è stato detto: I tempi cambiano no? Ovviamente si, ma se i tempi cambiano non vuol dire che abbiamo il diritto di fare fritto misto dei tempi che furono, di mettere in bocca parole a persone che non hanno mai parlato. Ancora è stato detto:” La Wicca festeggia 8 sabbath e 13 esbat e ognuno può lavorare con le divinità che sente di più” Adesso ho capito. Come posso io lavorare (seriamente) con una divinità quando la estraggo dal suo contesto culturale, dal modo nel quale veniva venerato, dalla filosofia religiosa che lo rendeva affettivamente una divinità? Nominare semplicemente una divinità non significa invocarla, denudarla dal suo contesto culturale, e da tutto ciò che “gli dava potere” significa solo pronunciare un nome come tanti privo di consistenza. Per concludere, trovo incomprensibile tutti questi ragionamenti pressappochisti e ignoranti che la gente ama tanto sputare. Forse non capisco, non lo metto in dubbio, forse per “deformazione professionale” sono troppo legata al valore delle culture antiche. Ma io questo mischione proprio non lo accetto e non lo capisco. Ulteriore riflessione spetta al lettore.
Però anche le feste sono invenzioni umane, convenzioni che chiaramente non limitano gli Dei, inoltre questo ragionamento pone un freno al sentire del Praticante, in favore di una tradizione molto chiusa e limitante.
RispondiEliminaAltra cosa: Apollo, prima dei greci, non era festeggiato nei giorni che avevano deciso questi ultimi, quindi perchè deve essere celebrato solo e proprio in quelle giornate?
Non è stato forse un uomo a deciderlo? Perchè un altro uomo, un Praticante, non può decidere di adorarlo in un altro giorno?
Ascolta, lasciamo il "sentire" da parte ok? Detta così sembra solo uno scudo patetico per riparare la propria ignoranza. Quello che dici sarebbe giustissimo se il Praticante fosse una persona che conosce quello che fà. E credimi quello che scrivo è proprio per capire come si fà a sentire senza conoscere. Comunque, tutte le religioni sono opera di uomini, quello che io voglio far notare appunto, è il respetto per questi uomini che hanno dedicato le loro conoscenze a creare un culto, per quella o l'altra divinità. Fare di tutto ciò un mischione è per me senza alcuna logica. Forse sembra una critica ma non lo è, dico semplicemente che non lo capisco.
RispondiEliminaNon è un modo per riparare la propria ignoranza, perchè il sentire deriva dalla parte più istintiva, intuitiva e Divina di noi, è grazie al sentire che si riesce ad avere un rapporto con gli Dei. Se si esclude questo si esclude anche il poter rapportarsi con le Divinità, e il Culto rimane solo come una pagliacciata, cosa che non è. Quell'uomo che istituì quelle feste, non seguiva forse il suo sentire, nel farlo? Perchè rispettare il suo e non quello di un altro praticante? Solo perchè uno l'ha fatto prima del cristianesimo e l'altro ai giorni nostri? Non è il tempo, a mio avviso, a rendere più giusto qualcosa, altrimenti non avremmo potuto avere alcun progresso in nessun ambito.
RispondiEliminaRipeto: quello che dici tu è giustissimo e io lo condivido in pieno. Quello che condanno è il sentire di molti "moderni praticanti" che deriva da un "facciamo finta che". Non condivido la presunzione di creare "nuove religioni" copiando ed incollando da religioni già esistite. Non possiamo limitarci a vedere il Divino come una lunga lista di nomi. Ma per acomprendere davvero le divinità che furono bisogna conoscere profandamente le culture che le veneravano. Ripeto non condanno chi venera divinità di pantheon diversi, ma noto che spesso ciò accade perchè si ignora completamente la cultura che venerava tali divinità. La mia non era una polemica al sentire religioso, del quale sono fermamente convinta che sia una cosa strettamente personale, ma era una critica mossa verso l'ignoranza enorme che gira in quest'ambito.
RispondiEliminaNon puoi trovarmi più d'accordo! Anche sul sentire... spesso viene confuso con il senso religioso e altrettanto spsso viene utilizzato per coprire una crassa e arrogante ignoranza.
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